BARBERA D'ALBA SUPERIORE 2020 DIEGO E...

BARBERA D'ALBA SUPERIORE 2020 DIEGO E DAMIANO BARALE

Diego e Damiano Barale

Diego e Damiano Barale
Barolo (CN)

Disponibile
20,00 €
Tasse incluse

 

DIEGO E DAMIANO BARALE

I due fratelli Barale nel 2010 hanno “rifondato” l’azienda di loro padre Carlo, scomparso prematuramente negli anni Ottanta. Una volta ritornati in possesso dei terreni ereditati, ubicati nei comuni di Barolo e Monforte d’Alba, e della cascina Aie Sottane, una delle più antiche case di Barolo oggi restaurata, i fratelli hanno dato vita all’azienda agricola Diego e Damiano Barale. Entrambi enotecnici, sono mossi dalla consapevolezza di avere “tra le mani” vigneti dalle grandi potenzialità dai quali vogliono ottenere vini puri che preservino le qualità aromatiche dell’uva. Sono vini della tradizione con lunghe macerazioni e sapiente uso non invasivo del legno che nascono prima di tutto dal lavoro manuale nei vigneti Cannubi, Monrobiolo di Bussia e Castellero.

BARBERA

Il segreto di questa Barbera è il lungo riposo di 18 mesi in botte. Questo tempo equilibra le acidità della barbera con micro-ossigenazione che avviene grazie alla traspirazione naturale del legno. Colore rosso tendente al violaceo, sentori di frutta rossa e note speziate al naso, in bocca è un’esplosione di frutta matura con tannini netti e puliti e una piacevole freschezza.

Tipologia di vino
Vino rosso fermo
Filosofia di produzione
Viticultura ragionata
Uve
Barbera
Gradazione alcolica
13,50 % vol.
Regione
Piemonte
Zona di produzione
Langhe e Roero
Nazione
ITALIA
Formato
0,75 L
Sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze
Contiene Solfiti maggiori a 10 mg/litro in termini di SO2 totale
742

DIEGO E DAMIANO BARALE
Si potrebbe descrivere questa azienda in poche righe partendo dal marchio aziendale: una falce con una coccinella. Certo, la falce simboleggia la tradizione del lavoro contadino e l’amore per la terra, ma presentarla in etichetta è anche indice di sfrontatezza o audacia. La prima volta che l’ho vista mi sono domandato chi avesse avuto il coraggio di metterla su una bottiglia di Barolo! La coccinella allude al rispetto per l’ambiente, ma è soprattutto un portafortuna per i due fratelli Barale, che dal 2010 hanno rifondato l’azienda di loro padre Carlo, scomparso prematuramente negli anni Ottanta.
Una volta ereditati i terreni siti nei comuni di Barolo e Monforte d’Alba, e la cascina Aie Sottane, una delle più antiche case di Barolo oggi restaurata, i fratelli hanno dato vita all’azienda agricola Diego e Damiano Barale. Entrambi enotecnici, sono mossi dalla consapevolezza di avere tra le mani vigneti dalle grandi potenzialità, dai quali vogliono ottenere vini puri che preservino le qualità aromatiche dell’uva. Sono vini della tradizione, con lunghe macerazioni e sapiente uso non invasivo del legno, che nascono prima di tutto dal lavoro manuale nei vigneti Cannubi, Monrobiolo di Bussia e Castellero. Le viti sono scrupolosamente accudite per mantenerle in equilibrio dal punto di vista agronomico e ottenere così un’uva sana ed espressiva, perché la differenza inizia da lì. Come avremmo potuto non seguire il percorso di Diego e Damiano?

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